intolleranza al lattosio - breath test

Negli individui che presentano Intolleranza al Lattosio, il consumo di latte e latticini provoca disturbi gastrointestinali quali gonfiore, dolori, crampi, diarrea, nausea e spossatezza. Di norma il Lattosio, una volta ingerito, viene scisso nei due zuccheri che lo compongono: Galattosio e Glucosio che vengono utilizzati in funzioni fondamentali per il nostro organismo.
Se non viene compiuto questo processo digestivo, gli zuccheri non digeriti si accumulano nell’intestino, richiamando liquidi e dando origine ad un processo di fermentazione dovuto all’azione della flora microbica intestinale da qui la serie di disturbi citati in precedenza.

Per valutare l'intolleranza al lattosio tramite Breath Test si può acquistare in farmacia un apposito kit, con questo si esegue l'esame in autonomia al proprio domicilio seguendo facili istruzioni e lo si riconsegna alla stessa farmacia per essere inoltrato ad un laboratorio di analisi certificato. Il referto è solitamente disponibile in una settimana lavorativa ed il costo dell'esame è di 90,00€, consigliamo di contattarci prima di acquistare il kit per verificare la disponibilità (CONTATTI).

COS’E' L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO


L’intolleranza al lattosio si verifica in caso di mancanza parziale o totale della lattasi ovvero l’enzima in grado di scindere il lattosio nei suoi due zuccheri semplici, glucosio e galattosio. Il lattosio è il principale 
zucchero del latte (tra cui latte di mucca, di capra, di bufala, di asina oltre che latte materno), rappresenta infatti il 98% degli zuccheri presente nel latte, oltre a essere presente anche in altri prodotti lattiero caseari derivati. Il lattosio viene spesso utilizzato anche come additivo, quindi è importante leggere attentamente tutte le etichette di ciò che ci accingiamo ad acquistare. Basti pensare che è possibile trovare lattosio nel dado, nel prosciutto cotto e altri insaccati, e nella maggior parte dei prodotti da forno.

 

I SINTOMI DELL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO

  • dolori addominali di tipo crampiforme
  • meteorismo
  • pesantezza di stomaco
  • senso di gonfiore gastrico
  • diarrea o stitichezza che insorgono da 1,2 ore a qualche giorno dopo l’ingestione di alimenti che contengono lattosio.


Oltre a questi, si manifestano anche sintomi più generici come mal di testa, stanchezza, nausea, eruzioni cutanee e, in rari casi, perdita di peso. La sintomatologia è differente da persona a persona, con manifestazioni di diversa entità e importanza. Tuttavia tali sintomi non sono specifici e spesso si sovrappongono ai sintomi di altre patologie del tratto gastro intestinale, questo purtroppo comporta un ritardo della diagnosi.

COME DIAGNOSTICARE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO


Esistono attualmente diverse metodiche, tra le quali il test del respiro all’idrogeno (Breath Test) e il test genetico sono i più comuni. Fare la diagnosi è importante per escludere dalla dieta in modo totale o parziale, a seconda della gravità, le fonti di lattosio. Il test finora più diffuso è il Breath Test, che valuta la presenza di idrogeno nell’espirato prima e dopo la somministrazione di 20 g di lattosio, prelevando 5 campioni di aria ottenuti facendo soffiare il paziente in una sacca a intervalli regolari (ogni 60 minuti). Il respiro raccolto viene
esaminato con lo scopo di individuare la presenza di idrogeno proveniente dalla fermentazione del lattosio non digerito.

Contenuto del kit

Questo test si basa sulla misurazione dei gas espirati dal paziente dopo l’assunzione di una dose prestabilita di lattosio. In particolare, si ricerca il picco di idrogeno nell’aria espirata, la cui presenza è spia di fermentazione intestinale dello zucchero non assorbito, da parte della flora batterica del colon. Il Breath Test è considerato il gold standard per la diagnosi di intolleranza al lattosio.

  • 5 Sacche per espirato
  • 1 Lattosio in polvere
  • 5 Clamp di chiusura
  • Foglio illustrativo

Le modalità operative sono molto semplici:

  • Preparare i sacchetti dispiegandoli.
  • Soffiare nel primo sacchetto fino a riempirlo completamente e chiudere con la clip.
  • Sciogliere il lattosio in 200 ml di acqua e berlo.
  • Dopo un ora riempire soffiare e chiudere il sacchetto numero due.
  • Dopo due ore soffiare nel sacchetto numero tre e sigillare con la clip... e cosi via fino al sacchetto numero 5.
  • Compilare tutti i moduli presenti nel kit e riporli nella scatola in dotazione.
  • Disporre i sacchetti gonfi nella scatola in dotazione e riportare in farmacia.

ESEMPI DI REFERTI 


Nelle immagini seguenti alcuni esempi di referti arrivato presso la nostra farmacia:

 

                  

COSA FARE IN CASO DI ESITO POSITIVO

Un test positivo accerta la presenza di malassorbimento del lattosio, ma non discrimina se si tratta di una forma primaria dovuta a un deficit genetico di lattasi, o secondaria dovuta ad un’alterazione dell’integrità della parete intestinale conseguente a stati patologici. Con un esito positivo l ’unica terapia è l’esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti lattosio per un periodo definito o permanente. E’ necessario attenersi in modo costante e ferreo allo stile che permettere la remissione completa di tutti i sintomi e la ripresa della normale funzionalità intestinale. Si potrà essere liberi nella scelta degli alimenti tenendo conto di quali sono quelli più ricchi di lattosio, riportati qui sotto:

Latte intero, parzialmente scremato e scremato di tutte le specie animali (di mucca, capra, asina, pecora) nella forma liquida, in polvere, condensata, liofilizzata, ecc
Formaggi freschi (ricotta, robiola e formaggi spalmabili, fiocchi di formaggio, formaggini, stracchino, ecc.) e a media stagionatura (grana padano, emmenthal, provola, ecc.)
Siero di latte, latticello;
Yogurt, latte acidulato (tipo kefir);
Burro e panna.

Per chi soffre di intolleranza al lattosio, sarebbe quindi utile evitare i dolci ed i prodotti da forno industriali, salse e sughi pronti, preparati per brodo, insaccati, cioccolato e caramelle. Si dovrebbero scegliere prodotti che non riportino in etichetta “latte, latte in polvere, latte magro in polvere, lattosio, siero di latte o scotta” e sarebbe utile verificare insieme al farmacista che il farmaco di nostro interesse non contenga lattosio. Il tuo medico curante o il tuo specialista, che visioneranno insieme a te il referto, sapranno comunque darti suggerimenti più appropriati.


GUIDA ALLA SPESA PER INTOLLERANTI AL LATTOSIO
Quando andrete a far la spesa ricordate, dunque, di leggere le etichette! I prodotti senza lattosio devono avere un residuo inferiore allo 0,1% per 100 g o 100 ml di prodotto e quelli “a ridotto contenuto di lattosio” un residuo inferiore allo 0,5% per 100g o 100 ml. Nonostante il latte ed i suoi derivati siano le uniche fonti naturali di lattosio, spesso lo si può ritrovare “nascosto” in quantità variabili non solo in alimenti ma anche in farmaci.


PRODOTTI ALIMENTARI CHE POSSONO CONTENERE “FONTI NASCOSTE DI LATTOSIO”-
Preparazioni alimentari di tipo industriale o di preparazione domestica che tra gli ingredienti contengono latte e derivati: purè di patate, biscotti e prodotti di pasticceria, besciamella, creme e budini, cioccolata e cioccolatini, alcune farine, gelati in particolare se a base di creme e in alcune ricette quali: risotto o pasta ai formaggi, pasticcio e pasta pasticciata, maiale al latte, pane al latte, pane in cassetta, pasta per pizza e pizza, creme e zuppe vegetali, ecc.;

Alimenti prodotti dall’industria alimentare che contengono lattosio come additivo: carni trasformate (prosciutto cotto, salsicce, wurstel, salame, mortadella e insaccati in genere), cibi precotti, alimenti preconfezionati o in scatola, alcuni omogeneizzati, polveri ad uso istantaneo per bevande, dadi da brodo, patè, maionese, salse e sughi pronti, alcune margarine, ecc.;

Preparazioni industriali che recano in etichetta la dicitura ‘siero di latte’ e ‘lattosio’: paste ripiene come tortellini e ravioli, pasta di grano tenero, alcuni tipi di pane e focacce, pizze pronte, caramelle, ecc

Farmaci ed integratori alimentari.

PER EVITARE LE "FONTI NASCOSTE" DI LATTOSIO
Leggere attentamente gli ingredienti degli alimenti confezionati riportati nelle etichette nutrizionali. In particolare la presenza di voci tra gli ingredienti quali: latte, latticello, siero di latte, latte condensato, latte disidratato, latte in polvere, ecc. suggerisce la presenza di lattosio


-Informarsi sul tipo di ingredienti utilizzati per la preparazione dei cibi;
-Chiedere al personale del banco dei prodotti sfusi, in particolare per salumi, insaccati e affettati, di avere quelli senza lattosio;
-Chiedere al farmacista per l’eventuale lattosio presente nei farmaci e integratori alimentari;
-Evitare i dolci, soprattutto quelli industriali, consumare quelli fatti in casa senza lattosio, cioè preparati con l’olio al posto del burro e con un latte di origine vegetale (es. latte di riso) al posto del latte di origine animale
-Scegliere biscotti, cereali per la colazione, creme spalmabili, ghiaccioli o sorbetti che in etichetta non riportano la dicitura latte, lattosio o siero di latte;
-In sostituzione di snack, antipasti, classiche tartine con salse o mousse a contenuto ignoto di ingredienti, preferire semplici bruschette, pane a fette con prosciutto crudo o bresaola, stuzzichini di carne o pesce, fettine di polenta grigliata, pinzimonio di verdure, spiedini di frutta fresca.


N.B. yogurt e altri latti fermentati risultano, nella maggioranza dei casi, più idonei rispetto ad altri alimenti con contenuto di lattosio simile, a causa della fermentazione dello zucchero in acido lattico da parte dei batteri presenti all’interno di questi prodotti. Tuttavia, la tolleranza a tali alimenti può variare a seconda delle diverse case produttrici e dei metodi utilizzati per la preparazione.

fonte www.microtrace.it

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